Come mai i fiori che eravamo abituate a vedere nei giardini delle nostre nonne sono spariti?
Talvolta anche i fiori seguono le mode del tempo e vanno e vengono nei nostri spazi verdi, nei nostri terrazzi e anche a Fiori di città.
Oggi proponiamo nel nostro chiosco le bocche di leone e le violaciocche e sembrano la novità de momento, ma chi ha avuto la fortuna di giocare nel giardino della nonna, le ricorderà sicuramente.
Gli spazi verdi in cui ci si divertiva da bambini, dove si avvistavano le farfalle e si cacciavano le lucciole ospitavano fiori che abbellivano con semplicità, creando macchie di colore accostate senza un progetto preciso.
Anche i fiori diventano vintage
Le piante, che in quel periodo crescevano ovunque, sono state dimenticate e soppiantate da proposte più esotiche e alla moda. Almeno fino a quando il tempo non ha restituito loro la fama.
Questo è il momento in cui alcuni fiori, tipici nei giardini delle nostre nonne, riemergono dal passato. Vediamone alcuni.
La Violaciocca è una pianta ornamentale perfetta per abbellire i giardini e decorare aiuole. Non teme il freddo e può stare in penombra. Nel linguaggio dei fiori simboleggia fedeltà e bellezza duratura. Il suo nome scientifico è Matthiola incana.
In Italia cresce anche spontaneamente e qualche decennio fa era facile vederla svettare nelle aiuole. La bocca di leone è un fiore colorato e appariscente.
La tradizione vuole che in passato venisse usata dalle giovani donne per allontanare i pretendenti indesiderati, tanto che fu associata al disinteresse e all’indifferenza. Il nome scientifico è Antirrhinum majus.
Ti ricordi della zinnia? Un fiore rustico, che richiede poche cure. Nelle aiuole porta tutta l’allegria dei suoi colori vivaci. Presente nel giardino della nonna, sta bene anche nella tua terrazza, in una posizione soleggiata. Simboleggia la semplicità. Il suo nome scientifico è Zinnia elegans.
Le dalie si adattano facilmente a diverse condizioni climatiche. Sono passate di moda per il loro aspetto vistoso, soppiantate da fiori dalle linee più sofisticate ed eleganti. Esprime sentimenti di ammirazione e riconoscenza: è perfetta per un regalo davvero speciale. Il nome scientifico è Dhalia.
Il gladiolo si veste di tanti colori. I suoi fiori grandi sono posizionati a formare una grossa spiga. Rappresenta la forza, ma in alcune tradizioni viene utilizzato per indicare anche la generosità e la sincerità. Il nome scientifico del gladiolo è Gladiolus segetum.
Il successo della semplicità
Non sappiamo come mai le piante e i fiori cadano in disuso, ma possiamo facilmente immaginare perché abbiano avuto tanto successo nei giardini del passato.
La parola chiave era: semplicità.
Infatti, erano – e sono – facili da coltivare e richiedono poche cure. Le nonne non avevano molto tempo da dedicare al loro giardino e puntavano su fiori rustici che, con un piccolo aiuto, rendevano ogni spazio verde più colorato e gioioso.
Erano spesso piante regalate, scambiate con l’amica o la vicina di casa, in grado di propagarsi facilmente.
Probabilmente i giardini di allora erano poco ordinati, il risultato di modifiche successive, fatte per aggiunta di nuovi fiori quando se ne presentava l’occasione, ma certamente erano più facili da mantenere.
I giardini dell’infanzia suscitano dolci ricordi.
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Fiori di città ama offrire tutta la varietà possibile ai suoi clienti, passa a trovarci se sei alla ricerca di qualche fiore vintage.